22 Ex lavoratori MIBI faranno parte del programma pari

  Pubblicato il : 21/01/2008 - Ultima revisione: 27 giugno 2008

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22 Ex lavoratori MIBI faranno parte del programma pari


Accordo MIBI

Ventidue ex-lavoratori della Mibi, azienda di call-center di Misterbianco, sono stati inseriti nel Programma regionale P.A.R.I.(Programma d'Azione per il Re-Impiego di lavoratori svantaggiati).
La comunicazione è stata fatta stamattina ai lavoratori, riuniti in municipio, dal sindaco di Misterbianco Ninella Caruso e da Patrizia Caudullo di Italia Lavoro, coordinatrice regionale del programma.
All’incontro hanno partecipato anche gli assessori comunali Francesco Magrì(Formazione e Politiche del lavoro)e Umberto Bonatesta (Personale).
I lavoratori che godranno di forme di ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito in deroga a quanto prevedono le norme, sono stati inseriti nel programma grazie a un accordo firmato a settembre dello scorso anno tra l’amministrazione comunale di Misterbianco e le organizzazioni sindacali.
«Siamo consapevoli dell’emergenza lavorativa del nostro territorio – ha detto il sindaco Ninella Caruso – per tale motivo siamo stati pronti a offrire la disponibilità al programma così da permettere a questi lavoratori di ricevere un sostegno economico dal ministero che altrimenti non avrebbero avuto.
Il comune si adopererà con la promozione e l’informazione, per aiutare i lavoratori nella ricerca di maggiori opportunità per reinserirsi nel mondo del lavoro».
Il programma Pari è un intervento straordinario di politica attiva finanziato dal ministero del Lavoro e della Previdenza sociale: E' finalizzato a favorire il reinserimento occupazionale di lavoratori provenienti da aziende in situazione di crisi e destinatarie di trattamenti di cassa integrazione/mobilità in deroga alla normativa vigente.
L’azione del programma è rappresentata da momenti di incontro seminariali e individuali dei partecipanti con gli operatori dello “Sportello PARI per il Reimpiego” (in via Giannotta a Catania), per raccogliere informazioni sul passato professionale di ciascuno di loro, per definire i bisogni professionali individuali e per ipotizzare le soluzioni al problema occupazionale attuale.