SOTTOPOSTA A TUTELA LA ZENIA DI CONTRADA MILICIA

  Pubblicato il : 02/05/2014 - Ultima revisione: 2 maggio 2014

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Categoria: Attività dell'Amministrazione

ZENIA O NORIA

                                                                                                          COMUNE DI MISTERBIANCO

                                                                                                               Comunicato Stampa

Sottoposta a tutela la Noria di Misterbianco

 

La “Zenia” o “Noria” di Misterbianco è stata dichiarata con decreto dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, bene culturale sottoposto a tutela in quanto, si legge nel provvedimento, “di rilevante interesse etno-antropologico”.

Il nome deriva dallo spagnolo e prima ancora dall’arabo “Naura”. E’ uno degli strumenti utilizzati in passato dagli agricoltori e che ormai fa parte dell’archeologia agricola e testimonia il contributo che diedero gli arabi allo sviluppo economico e sociale della Sicilia.

Il provvedimento è stato trasmesso al sindaco Nino Di Guardo affinché il comune adotti tutte le misure di salvaguardia e valorizzazione.

Conosciuta da tempo dai cittadini in quanto antistante la corte della masseria “Milicia” dove si trova ancora oggi un pozzo, era fino ad alcuni decenni fa alla periferia del centro storico mentre dagli anni Novanta confina con l’istituto comprensivo Pitagora.

Tutta l’intera area è stata acquisita dal comune in parte per realizzarne l’istituto scolastico, ed il resto nel decennio trascorso per realizzare nei locali della masseria il museo della civiltà contadina dove all’ingresso si trova attualmente la Zenia.

Il provvedimento promosso dalla Soprintendenza ai Beni culturali di Catania prende spunto dalle notizie storiche susseguenti all’eruzione laviche del marzo 1669 di Carlo Mancino, quando gli abitanti fuggiti alla devastazione dell’ampio fronte lavico, si accamparono in contrada “Milicia” dove esisteva una fonte d’acqua e li edificarono una edicola votiva conosciuta come “U Crucifissu d’a Milicia”. Cartoline storiche risalenti alla fine dell’Ottocento riproducono l’immagine del sito che sboccava sulla strada “Pompeana” nei pressi del pozzo.

 “Siamo felici che questo bene acquisito alla proprietà comunale - è stato riconosciuto dalla regione di rilevante interesse culturale – ha affermato il sindaco Nino Di Guardo – Attualmente è ben  salvaguardato perché all’interno del piazzale del museo, ma adesso lo valorizzeremo inserendolo nell’elenco dei beni culturali che il comune possiede.”

Con il provvedimento regionale, la noria è stata inserita nel catalogo regionale ed inventariata come bene di rilevante interesse storico.

                                                                                                          Scheda tecnica della Noria

La Noria è un impianto di sollevamento o di pompaggio dell’acqua ed era costituito da una struttura in ferro, composta da una ruota orizzontale, due ruote verticali e un’asse. Questo sistema di trasmissione trasformava il movimento circolare orizzontale, originato dal percorso a cerchio dell’animale, in un movimento circolare verticale. Alla ruota conica era saldato un asse al quale veniva legato l’animale. Elemento essenziale per l’utilizzo del congegno resta la presenza del pozzo che sul fondo aveva una conca centrale che raccoglieva l’acqua della falda. A questo congegno circolare erano attaccati i “Sicchiteddi i senia”. I secchi scendendo nel pozzo pescavano l’acqua in modo continuo riversandola in una vasca di raccolta o nei canali irrigui.

Misterbianco 02-05-2014

Ufficio stampa:

Carmelo Santonocito