Il sindaco Di Guardo presenta due denunce alla Procura della Repubblica sulle discariche Tiritì e Valanghe d’Inverno

  Pubblicato il : 03/03/2017 - Ultima revisione: 3 marzo 2017

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Categoria: Attività dell'Amministrazione

Il sindaco Di Guardo presenta due denunce alla Procura della Repubblica sulle discariche Tiritì e Valanghe d’Inverno

                                                                            COMUNE DI MISTERBIANCO

                                                                                                                         Comunicato Stampa

 

Il sindaco Di Guardo presenta due denunce alla Procura della Repubblica sulle discariche Tiritì e Valanghe d’Inverno

 

Stamani il sindaco Nino Di Guardo nel corso della conferenza stampa ha reso noto di aver presentato due denunce alla Procura della Repubblica di Catania per la mancata bonifica della discarica di Tiritì ormai inattiva dal 2013 e per l’attigua discarica di Valanghe d’Inverno ancora funzionante e dal 2014 priva di alcuna autorizzazione.

“Il presidente Crocetta mantenga la parola dataci nel corso della sua visita di dicembre – ha dichiarato il sindaco Di Guardo – nel corso della quale promise entro la fine dello scorso anno l’approvazione del progetto di bonifica della discarica di Tiritì ed in caso di inattivazione della Oikos, di eseguire le opere in danno della stessa azienda. Sono trascorsi tre mesi, Crocetta non è venuto, come promesso, e la bonifica non è stata avviata.”

Per la bonifica della discarica post mortem sono stati accantonati decine di milioni di euro che però non vengono spesi e la discarica continua a spargere nell’atmosfera milioni di metri cubi di biogas.

“Noi non ci rassegniamo – ha continuato Di Guardo – se non raggiungiamo i due obiettivi: la bonifica di Tiritì e l’immediata chiusura della discarica Valanghe d’Inverno che continua ad operare con continue ordinanze emergenziali su un impianto privo di alcuna autorizzazione e che non rispetta neppure le distanze minime dai centri abitati.”

Le due distinte denunce presentate mirano ad esporre i fatti alla Magistratura affinché intervenga e metta la parola fine ad una vicenda incresciosa che dura ormai da oltre trenta anni.

“Una situazione che ci addolora – conclude Di Guardo – Crocetta deve sapere che non basta una visita per chiudere la vicenda. Occorrono atti e fatti concreti e fino a quando questi non ci saranno, non ci rassegneremo.”

Misterbianco 03-03-2017

Ufficio stampa:

Carmelo Santonocito